Il Sindaco Romano: “il suo erosimo immortalato per sempre sul monumento”. Don Peppino Iannone: “De Santis come Salvo D’Acquisto”. Il Generale Stabile: “De Santis archetipo che dà esempio alle nuove generazioni”. I dettagli.
Sabato 16 novembre 2013
MERCATO S.SEVERINO.Nel pomeriggio di ieri, l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giovanni Romano, e l’intera Città di Mercato S.Severino, hanno reso omaggio alla memoria di Guido De Santis, Brigadiere del Corpo Forestale dello Stato, eroe del terremoto del 1980 e medaglia d’oro al valor civile. All’interno del parco pubblico “Il Boschetto”, è stato scoperto un monumento alla memoria di De Santis e, contemporaneamente, è stata intitolata, al valoroso sottufficale della Forestale, la strada che costeggia l’area verde e che conduce verso via Tenente Falco. Subito dopo il sisma del 23 novembre 1980, De Santis, all’epoca comandante della locale stazione della Forestale, seppur in ferie, non esitò a rientrare in servizio per soccorrere la popolazione. Lavorò instancabilmente per 3 giorni e 3 notti, estraendo feriti e cadaveri dalle macerie, distribuendo viveri, trasportando cittadini feriti in ospedale. Ma, il 26 novembre, un infarto, causato probabilmente dallo sforzo psico-fisico-emotivo, ne causò la morte ad appena 35 anni. All’evento, hanno partecipato il Generale di Brigata Vincenzo Stabile, Comandante Regionale della Forestale, il Commissario Capo Lucia Spagnolo del Comando Provinciale della Forestale, il Capitano Rosario Basile, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Mercato S.Severino, La Polizia Locale, agli ordini del Vice-Comandante Ten. Giuseppe Aversa, i Carabinieri in congedo della locale Associazione Nazionale, i Forestali in pensione, la moglie di De Santis, Signora Maria Teresa Angellotti, due dei suoi tre figli, Gianfranco e Gaetano (l’altro figlio, Vincenzo, lavora in America), e gli alunni delle scuole elementari.
<<Credo – ha detto il Sindaco Romano durante il suo intervento – di poter rappresentare i sentimenti di tutti gli amministratori sanseverinesi succedutisi dagli anni ’80 in poi. L’eroismo di Guido De Santis meritava di essere scolpito su un monumento. Abbiamo saldato un debito nei suoi confronti. Era un punto di riferimento per la nostra città. Mercato S.Severino ha avuto sempre affetto per la Forestale, così come per i Carabinieri e la Polizia Municipale, che lavorano ogni giorno per la tutela della legalità e dell’ ambiente, dimostrando vicinanza alla cittadinanza. L’eroismo non lo si dimostra solo facendo cose eclatanti, ma anche nell’assolvimento del proprio dovere>>. Romano ha così concluso: <<Guido era in ferie, poteva pensare alla sua famiglia, invece scelse l’eroismo, fino a donare la sua vita. Un modello di eroismo di cui la società, attraversata da questa profonda crisi, ha bisogno. Il suo ricordo vivrà nella nostra comunità, nel monumento e nella strada a lui intitolati, nel verde dei nostri parchi>>.
<<Guido De Santis – ha aggiunto il Generale Stabile – è l’archetipo che è da esempio alle future generazioni. Il nostro pianeta non è fatto solo di materia, ma è legato al sangue dei suoi uomini e De Santis è l’eroe che non ha risparmiato la sua vita per la Comunità>>.
Il parroco, don Peppino Iannone, ha paragonato De Santis a Salvo D’Acquisto, il ViceBrigadiere dei Carabinieri che è stato proclamato, dalla Chiesa, Servo di Dio e che, dunque, è avviato verso gli onori dell’altare.
<<Le anime dei giusti – ha detto don Peppino durante l’omelia della Messa, celebrata dopo la cerimonia al “Boschetto” – sono nelle mani di Dio. De Santis può essere paragonato a Salvo D’Acquisto, come lui è stato un eroe, come lui è stato un uomo di Dio. Un gesto eroico non nasce dal nulla, ma da una ricchezza interiore, dall’amore per la vita e per i fratelli>>.
La moglie di De Santis, signora Maria Teresa, ha ringraziato il Sindaco Romano e tutte le Autorità per la cerimonia. Guido De Santis non possedeva solo qualità eroiche, ma era un marito e un padre esemplare, un uomo innamorato della vita e della sua famiglia.
<<E’ proprio così – ricorda la vedova Maria Teresa -. Guido era innamoratissimo di me e adorava i nostri tre figli. Quasi tutti i giorni, quando tornava da lavoro, mi portava a casa fiori ed altri regali. Un uomo eccezionale, che manca alla nostra famiglia e, credo, alla nostra Comunità>>.