MERCATO S.SEVERINO. IL SINDACO ROMANO IMPEGNATO PER LA TUTELA DEL GIUDICE DI PACE. IL 25/2 CONVEGNO DEL PARTITO DEMOCRATICO.

MANIFESTI IN CITTA’ DELL’ASSOCIAZIONE TERRITORIALE FORENSE A DIFESA DEL GIUDICE DI PACE E DELLA SEZIONE DISTACCATA DEL TRIBUNALE.
 
 
Venerdì 17 febbraio 2012
 
MERCATO S.SEVERINO.Il sindaco Giovanni Romano prosegue la sua battaglia per tutelare gli uffici del Giudice di pace, che potrebbe essere soppresso. “La prossima settimana – dice Romano – avrò un incontro con Claudia Pedrelli, responsabile del dipartimento del Ministero di Grazia e Giustizia che si occupa della logistica per gli uffici del Giudice di pace. Le ribadirò che i sindaci della Valle dell’Irno sono pronti a dividersi le spese della struttura, finora sostenute solo dal mio comune, e le confermerò che abbiamo pronta la nuova sede di “Casa Rossi”, a Carifi. Siamo disponibili anche a distaccare dipendenti comunali presso il Giudice di pace, ma il disegno di legge prevede che gli stipendi li debbano garantire i comuni, un aspetto, questo, da concordare”. Romano lancia una proposta agli avvocati: “l’associazione territoriale forense – spiega – potrebbe contribuire alle spese per il mantenimento del Giudice di pace”. Si è formato un fronte politico bypartisan per salvaguardare la cittadella giudiziaria. Da un lato, il sindaco Romano, dall’altro lato, il Partito democratico che annuncia, per sabato 25 febbraio, con inizio alle ore 17,30 presso l’associazione “Ascian” di via Borsellino, un convegno ad hoc, con la partecipazione, tra gli altri, di Alfonso Andria, Tino Iannuzzi, Donato Pica, Gianfranco Valiante, Tonino Di Palma, Carmine Ansalone, Eugenio Zambrano. Intanto, l’associazione territoriale forense, guidata dal presidente Domenico Galiano, ha affisso manifesti a difesa della cittadella giudiziaria. “La soppressione del Giudice di pace – è scritto sui manifesti – è fortemente lesiva dei diritti e degli interessi della comunità. Il Giudice di prossimità è al servizio non solo dei cittadini, ma del complesso della popolazione residente, che comprende l’Università di Salerno, nonché le attività economiche e finanziarie e il relativo indotto. Una decisione che non tiene conto delle specificità del territorio, su cui operano altre strutture importanti (Agenzia delle Entrate e del Territorio, ospedale, compagnia dei carabinieri, ecc.). Si esprime viva preoccupazione per i disagi che comporterà l’accorpamento del Giudice di pace di S.Severino a quello di Salerno. Ciò vale anche per la ventilata soppressione della sezione distaccata del tribunale”.

Antonio De Pascale

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