L’acqua invade la variante, i campi agricoli, un’autocarrozzeria e una villetta. Le vasche di Acigliano raggiungono il limite massimo della capacità idraulica. I particolari.
Venerdì 16 ottobre 2015
MERCATO S.SEVERINO. In seguito alle forti piogge, all’alba di ieri il fiume Solofrana ha abbattuto alcuni tratti dell’argine, a Pandola, straripando. L’acqua ha invaso un’autocarrozzeria, i terreni agricoli circostanti, distruggendone le colture, il pian terreno e il giardino di una villetta. Poi, ha trascinato nel fiume un pony e ha spostato di 100 metri circa mille pedane su cui era conservata legna per il camino. Chiusa alla circolazione, per 2 ore circa, la variante che bypassa il centro di Pandola. Scene già viste nel sottopasso ferroviario di via Faraldo, chiuso, per allagamento, alla viabilità di ieri notte. Super lavoro per i vigili del fuoco del distaccamento di Curteri, i volontari della protezione civile “Epi” (Emergenza pubblica Irno), coordinati da Giovanni Molinaro, l’ufficio tecnico comunale. Le vasche di laminazione di Acigliano hanno raggiunto il limite massimo della capacità idraulica e, per fortuna, non hanno tracimato.
“L’esondazione – dice il sindaco, Giovanni Romano – è stata dovuta al cedimento dell’argine del fiume, la cui manutenzione e gestione è della Regione. I danni sarebbero stati più gravi se non avesse funzionato bene la vasca di Acigliano”.
Già ieri mattina sono iniziati i lavori per la ricostruzione dei tratti dell’argine che hanno ceduto.