MERCATO S.SEVERINO. IL COMUNE ASSEGNA GLI ORTI SOCIALI.

I dettagli.
 
 
Martedì 30 luglio 2013

MERCATO S.SEVERINO.“Sono stati assegnati gli “orti sociali” ai cittadini che ne avevano fatto richiesta e che sono risultati in possesso dei requisiti previsti dal bando.”

Lo ha comunicato l’assessore alle Politiche Sociali, Angelo Zampoli (nella foto sopra).

“Nell’ambito dell’obiettivo operativo del Piano di Zona S2 denominato “Rafforzare la cultura delle pari opportunità per prevenire e combattere ogni forma di discriminazione dei disabili nei posti di lavoro” – ha detto l’assessore Zampoli – “abbiamo individuato un’area di proprietà comunale di circa settecento metri quadri, ubicata alla frazione Curteri, da destinare agli orti sociali.”

“Gli appezzamenti di terreno, di cinquanta e cento metri quadri” – ha proseguito Zampoli – “sono stati assegnati agli anziani pensionati, di età superiore ai sessantacinque anni, oppure a persone diversamente abili o con disagio mentale, di età superiore ai diciotto anni, per la coltivazione di ortaggi, erbe aromatiche, fiori, con scopo di autoconsumo, nell’obiettivo di favorire un utilizzo di carattere ricreativo, culturale e di socializzazione. Gli assegnatari degli orti sociali, che sono seguiti nel percorso dai tutor, dovranno  rispettare la normativa prevista dall’apposito regolamento che precisa tutti gli aspetti relativi alla conduzione dell’orto. E’ previsto, ad esempio, l’autoconsumo dei prodotti, ma è vietata la vendita degli stessi, per cui eventuali eccedenze dovranno essere cedute gratuitamente a case di riposo, asili, scuole”.

“Ritengo quest’iniziativa di grande utilità per le fasce sociali a cui si rivolge” – ha concluso l’assessore alle Politiche Sociali, Angelo Zampoli –“ in quanto può coinvolgere l’anziano o il diversamente abile, proiettandolo in una dimensione di creatività e di operosità attraverso il lavoro manuale, suscitandone l’interesse, la responsabilità, l’impegno per la conquista degli obiettivi e, quindi, conferirgli la soddisfazione e l’orgoglio di sentirsi artefice di un’operazione giunta a buon fine attraverso il risultato del raccolto. E’ questa anche un’opportunità che contribuisce all’educazione ambientale e, quindi, ad un sano stile di vita in linea con l’ecologia”.

 

 

 
 

Antonio De Pascale

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