L’evento è in programma alle ore 17, presso la Camera di Commercio di Salerno. Si tratta di un volume di 900 pagine, frutto di ricerche durate 10 anni. Rescigno è tra gli storici dell’Irno più stimati ed esperti. I dettagli.
Giovedì 14 maggio 2015
MERCATO S.SEVERINO. Oggi pomeriggio, alle ore 17, presso la Camera
di Commercio di Salerno, viene presentato il volume “Produzione, attività mercantile e luoghi di scambio nel Principato Citra”, scritto dal prof.Giuseppe (Pinuccio) Rescigno di Mercato S.Severino, esperto di storia locale.
Interverranno: l’autore, il prof.Giuseppe Cirillo, docente di Storia moderna presso la II Università di Napoli, e il prof. Roberto Rossi, docente di Storia economica presso l’Università degli Studi di Salerno. L’autore presenta, in anteprima per i nostri lettori, il suo volume.
Il Principato Citra, corrispondente a buona parte dell’attuale provincia di Salerno, in campo produttivo, mercantile ed economico in genere, tra medioevo ed età moderna – periodo considerato – si colloca tra le realtà più vitali e intraprendenti del nostro Mezzogiorno, benché non mancassero cause di arretratezza, quali: la distribuzione della ricchezza nelle mani della
corte e di una ristretta cerchia di operatori economici; la scarsa presenza di una classe imprenditoriale; la concentrazione delle attività mercantili e creditizie
nelle mani degli stranieri; la precarietà del sistema stradale e delle comunicazioni. L’idea di ricostruire le vicende economiche del Principato Citra, più che per coprire un vuoto storico, è nata dall’esigenza di raccogliere in un unico testo, con l’apporto di ulteriori arricchimenti, una molteplicità di studi e
ricerche apparsi nell’ultimo cinquantennio in rassegne e monografie per lo più sotto forma di saggi limitati a determinati argomenti e contesti. Sotto il profilo
temporale, il contenuto della pubblicazione spazia dall’antichità fino a tutta l’età moderna. Dell’antichità, dopo aver evidenziato i principali centri di commercio del salernitano, è stato effettuato un primo inquadramento delle fiere che si svilupparono lungo le principali vie di comunicazione della provincia e della Capua-Reggio in particolare. Dopo un riferimento alle invasioni barbariche e ai terribili sconvolgimenti che seguirono sul piano politico, sociale e amministrativo, è stato evidenziato il ruolo di Amalfi,
indiscussa protagonista dei traffici mercantili tra oriente ed occidente. Del periodo normanno, è stato posto l’accento sul sistema politico e militare di stampo feudale introdotto dai nuovi conquistatori e soprattutto il diverso destino di Amalfi e Salerno rispetto al potere esercitato attraverso i traffici marittimi. Dei periodi svevo e angioino sono stati messi in evidenza i provvedimenti adottati dai vari sovrani per l’agevolazione dei commerci, il miglioramento delle vie di comunicazione e l’istituzione delle fiere, tra le
quali quella di Salerno di grande rilievo, istituita nel 1259. Della dominazione aragonese è stato posto l’accento sul potenziamento del commercio e sulla
nascita delle manifatture laniere di Sarno, nei Picentini e nellca costa di Amalfi per iniziativa di una feudalità imprenditrice. Il periodo vicereale è stato
introdotto con un’analisi demografica del Principato, fondata sui dati delle periodiche numerazioni dei fuochi. Dei rappresentanti della feudalità vicereale e del loro ruolo nell’economia del salernitano, particolare risalto è stato conferito ai Sanseverino, principi di Salerno, e in particolare alle vicende di
Ferrante. Sotto il profilo economico, sono state evidenziate le caratteristiche agroculturali delle varie subregioni in cui è stato diviso il Principato; la
politica annonaria dei viceré e l’aggiornamento dell’assetto protoindustriale e la specializzazione dei vari centri nei settori artigianali.
Del Settecento sono state esaminate le stesse categorie economiche dei periodi precedenti, ma con un approfondimento relativo alle produzioni agrarie e alla
loro commercializzazione; all’organizzazione del settore protoindustriale, alle categorie imprenditoriali interessate, al mercato; agli andamenti congiunturali.
Un approfondimento ha riguardato le fiere e i mercati del Principato con l’indicazione dell’anno dell’istituzione, dell’epoca della celebrazione, della
loro attività tra età moderna e Unità nazionale.
Infine, per il fondamentale ruolo rivestito dalle vie di comunicazione negli scambi commerciali, particolare attenzione è stata dedicata all’articolazione della rete stradale e ai collegamenti interni. Chiude il volume una
rassegna cronologica comune per comune delle fiere e dei mercati del Principato.