I due candidati a sindaco giunti al ballottaggio, illustrano le loro idee per rilanciare il nosocomio sanseverinese al quale, nel frattempo, è stato assegnato nuovo personale. I particolari.
Lunedì 19 giugno 2017
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Boccata d’ossigeno per l’ospedale “Fucito”. Al nosocomio sanseverinese sono stati assegnati nove operatori socio-sanitari e sette infermieri professionali, che rientrano nel piano complessivo delle centoventi unità professionali assunte dall’azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno. La conferma viene da Gerardo Liguori, sindacalista della Cgil. “Ringrazio il Governatore De Luca e il direttore generale Cantone – dice Liguori – perché hanno mantenuto fede all’impegno di prestare attenzione al presidio sanitario di Mercato San Severino. In questi giorni, assistiamo anche all’accelerazione dei lavori di riqualificazione del pronto soccorso e, a breve, ci sarà una manutenzione dei giardini interni al plesso sanitario. E noi speriamo che questo processo di attenzione, possa avviare l’attuazione dell’atto aziendale, che prevede, per il nostro ospedale, la facoltà di odontoiatria e i reparti di maxillo facciale e otorinolaringoiatria”. Il nuovo personale entrerà in servizio nel giro di una settimana e resterà al “Fucito” per tutta l’estate. Sull’argomento, intervengono i due candidati a sindaco giunti al ballottaggio, Antonio Somma ed Enzo Bennet. “Anche se l’ospedale – dice Somma – non rientra nelle competenze del sindaco e dell’amministrazione comunale, io intendo rafforzare il pronto soccorso, attivare il 118 permanente, avviare un tavolo tecnico per definire la vocazione specialistica del nostro ospedale. L’obiettivo è quello di avere un presidio che garantisca servizi di qualità e che sia affidabile per salvare vite umane”. “Per noi – dice Bennet – è necessario, innanzitutto, mantenere un pronto soccorso di primo livello per le emergenze sanitarie, che abbia, al suo interno, anche la postazione fissa del 118, perché il nostro ospedale serve una vasta utenza: la Valle dell’Irno, gli svincoli dell’A30, del raccordo Sa/Av, l’Università, il Montorese e il basso Agro-Nocerino. Vogliamo avviare un dialogo costruttivo con la regione. Esiste il problema di rimodulare il ruolo del nostro nosocomio, che preservi anche le professionalità al suo intervento, che hanno assicurato, da sempre, altissimi livelli nell’assistenza. Con la regione, bisogna attuare un piano che consenta di tenere attive tutte le eccellenze del nostro presidio sanitario. Fin da subito, ci attiveremo per ottenere una rivisitazione che riguardi l’organizzazione dell’ospedale Fucito”.