AMABILE: “PER FAR RIMANERE LA STRUTTURA A S.SEVERINO, BASTEREBBE INGLOBARE, NELLA GIURISDIZIONE, ANCHE BARONISSI”. MOSCATIELLO: “FAVOREVOLE ALLA PERMANENZA DELLA STRUTTURA, MA NON SI PUO’ PRETENDERE CHE OGNI COMPRENSORIO NE ABBIA UNA”. CONFORTI: “PRONTI AD ASSEGNARE ALLA STRUTTURA PERSONALE COMUNALE”.
Martedì 21 febbraio 2012
ANTONIO DE PASCALE
MERCATO S.SEVERINO.Fanno fronte comune i sindaci della Valle dell’Irno per cercare di evitare la soppressione del Giudice di pace di Mercato S.Severino. Mentre il primo cittadino di Mercato S.Severino, Giovanni Romano, ne discuterà con Claudia Pedrelli del Ministero della Giustizia (l’incontro è previsto per questa settimana), scendono in campo anche i primi cittadini di Fisciano, Tommaso Amabile, Baronissi, Giovanni Moscatiello, e Calvanico, Franco Gismondi. Tommaso Amabile è stato tra i primi sindaci a richiamare l’attenzione sulla questione: “circa cinque mesi fa – spiega – la nostra giunta comunale deliberò la richiesta di un consiglio intercomunale dei municipi della Valle dell’Irno, per discutere del problema. Mi rispose per iscritto soltanto il comune di Calvanico, ma sono convinto che tutti i colleghi sindaci del comprensorio, come me, vogliono la permanenza del Giudice di pace a S.Severino. Per evitare la soppressione della struttura, basterebbe che il comune di Baronissi rientrasse nella sua giurisdizione. In tal modo, la popolazione afferente raggiungerebbe i 100.000 abitanti ed il progetto di legge in questione, prevede che, con tale cifra di abitanti, il Giudice di pace possa non solo continuare a restare là dove c’è già, ma le spese di gestione dell’organismo addirittura siano garantite dallo stesso Ministero di Giustizia. Io, ed altri colleghi sindaci, sono anche favorevole a distaccare personale comunale presso la struttura sanseverinese”. Amabile, che è anche consigliere provinciale di minoranza, ha affrontato la questione a Palazzo S.Agostino. “Durante un consiglio provinciale – spiega il primo cittadino di Fisciano – si discuteva dello stesso problema di Sala Consilina ed io ne ho approfittato per discutere di tutti gli uffici del Giudice di pace e delle sezioni distaccate dei tribunali”. “Ovviamente – dice Moscatiello – sarei felice se restasse il Giudice di pace a Mercato S.Severino. E’ in gioco un servizio importante, il prestigio del territorio, il relativo indotto economico. Ma, devo pur riconoscere che, se la razionalizzazione dell’assetto giudiziario deve essere fatta per contenere le spese, non possiamo pretendere che ogni comune, ogni comprensorio abbiano un proprio Giudice di pace o una propria sezione distaccata del tribunale”. “Noi sindaci dell’Irno – conclude Gismondi – abbiamo una linea comune finalizzata al mantenimento del Giudice di pace di S.Severino. Se necessario, comanderemo anche personale comunale alla struttura sanseverinese”. E il Partito democratico di S.Severino annuncia per sabato (ore 17,30, associazione “Ascian” di via Borsellino) un convegno ad hoc con ben14 relatori.