I NUCLEI FAMILIARI SONO RIENTRATI NELLE LORO CASE NELLA SERATA DEL 14 SETTEMBRE. PREZIOSO IL LAVORO DELLA PROTEZIONE CIVILE “E.P.I.”., GUIDATA DAL PRESIDENTE GIOVANNI MOLINARO. I DETTAGLI.
Sabato 15 settembre 2012
MERCATO S.SEVERINO.Undici famiglie evacuate, per un totale di 34 persone, a Torello, frazione di Mercato S.Severino: è la conseguenza delle piogge intense, abbattutesi l’altro ieri, sulla cittadina della Valle dell’Irno. Gli undici nuclei familiari sono stati allontanati dalle loro abitazioni, situate in via “Largo Grancia – S.Rocco”, per motivi precauzionali, giovedì sera (13 settembre). Le 34 persone sono state ospitate da alcuni parenti e dall’hotel “Vea Resort” di Ciorani. Nella serata di ieri (14 settembre), sono rientrate nelle loro abitazioni. Il vallone “Mandrili” non è riuscito a contenere l’acqua che, copiosa, scendeva dai monti che sovrastano la frazione, interessati dagli incendi di questa estate. Così, acqua e fango, si sono riversati lungo il paese e, per precauzione, la protezione civile “E.p.i.” (Emergenza pubblica Irno), i carabinieri e la polizia locale, hanno disposto l’evacuazione delle famiglie. Disagi anche nelle frazioni Galdo di Carifi, Carifi e Ciorani, le cui strade sono state inondate dalla melma. Prezioso il lavoro dei volontari dell’“E.p.i”, che, coordinati dal presidente, Giovanni Molinaro (nella foto sopra), hanno liberato le strade dal fango. L’“E.p.i.”, i carabinieri, e la polizia locale, hanno attuato anche un piano di sorveglianza della zona, per evitare azioni di sciacallaggio. Ieri, sopralluogo dei tecnici. “I tecnici comunali – dice Eduardo Caliano (nella foto sopra), assessore comunale alla gestione del territorio -, insieme a quelli dell’”Arcadis”, il consorzio della regione che si occupa del rischio idro-geologico, hanno ispezionato la zona. E’ stato deciso di attuare, nel più breve tempo possibile, un intervento per la sistemazione del vallone “Mandrili”. Se teniamo conto che, anche durante questa estate, i monti dell’area sono stati interessati da incendi, allora si capisce facilmente come si possa innescare un fenomeno di dilavamento dei monti con le piogge intense. Ad agosto, avevo invitato i nostri uffici comunali a tenersi pronti per eventuali emergenze”. Caliano chiede l’intervento di altri Enti: “il Comune – afferma – ha poche competenze nel settore. Chiedo al Genio Civile, al Consorzio di Bonifica e alla Provincia di Salerno, di intervenire nell’area, nell’ambito delle loro competenze”.