MERCATO S.SEVERINO. Da 2 anni non si organizzano più le sagre estive in città.

Luigi Pergamo

Gerardo Figliamondi

E’ la conseguenza del rigido regolamento comunale che disciplina il settore. Il Consigliere comunale Gerardo Figliamondi: “si dia la possibilità di organizzarle nei weekend, si abbassi l’assicurazione fidejussoria e la tassa Cosap”. Luigi Pergamo: “regole sbagliate”. I particolari.
 
Giovedì 17 settembre 2015
MERCATO S.SEVERINO. Da 2 anni, sono praticamente scomparse in città le sagre estive. E’, molto probabilmente, la conseguenza delle ferree regole che disciplinano il settore, contenute da un regolamento comunale, che prevedono, tra l’altro, il divieto di organizzarle nei fine settimana e il pagamento di un’assicurazione e della tassa Cosap. Non sono poche le lamentele in città per la scomparsa di queste feste popolari che proponevano prodotti gastronomici tipici del territorio e che offrivano momenti di socializzazione e di svago. Sull’argomento, interviene Luigi Pergamo di Costa, che organizzava la sagra della lasagna nell’ambito della festa dell’ambiente. “Non voglio far polemiche – afferma Pergamo – ma credo che il regolamento sia sbagliato. La conseguenza è che sono scomparse le tipiche sagre. Si tenga presente – prosegue Pergamo – che le sagre spesso rappresentano uno dei pochi momenti di festa, se non l’unico, nelle tante frazioni del Comune di Mercato S.Severino. Inoltre, creano comunque economia nel territorio”. L’argomento è approdato a palazzo di città. Infatti, Gerardo Figliamondi, consigliere comunale del Partito democratico, ha inoltrato un’interrogazione scritta al sindaco, Giovanni Romano, chiedendogli di far modificare il severo regolamento del settore. “Obiettivamente – dice Figliamondi – il regolamento è troppo severo. Chiedo che si consenta di far svolgere le sagre almeno in un fine settimana al mese, nei giorni di sabato e domenica, e di rendere ripetibile l’evento. Poi, è necessario abbassare la quota assicurativa fidejussoria richiesta agli organizzatori, che è di circa 5mila euro circa. Troppo alta è anche la tassa Cosap, che prevede il pagamento di 200 euro per il primo giorno e di 100 euro nei giorni successivi. Inoltre, mi chiedo che senso abbia concedere il patrocinio del Comune se poi si richiede il pagamento del Cosap”. La polemica continua.

Antonio De Pascale

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