Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO. Nessun allarmismo, ma tanto buon senso e tanta responsabilità. Tre insegnanti in servizio presso la scuola materna ed elementare della frazione Sant’Angelo (II circolo didattico), si sono messe in quarantena volontaria dopo che, nello scorso periodo di Carnevale, sono state nel Nord Italia a rendere visita a dei parenti.
Non hanno contratto il Coronavirus, ma, dimostrando un alto senso di responsabilità, hanno deciso di trascorrere a casa i quattordici giorni previsti dal protocollo sanitario, soprattutto per tutelare i loro piccoli allievi.
Da quando sono rientrate dal Nord, non hanno avuto contatti con la scuola.
Le tre docenti non sono state nelle zone rosse, né in quelle gialle del Settentrione, ma in aree limitrofe dove non ci sono stati casi di Covid-19. Tuttavia, per garantire la sicurezza dei loro alunni, hanno deciso di seguire il protocollo dettato dalle autorità sanitarie e governative.
Intanto, anche l’ospedale Fucito, ubicato nella frazione Curteri, si è attrezzato per fronteggiare, eventualmente, casi di Coronavirus. Infatti, all’inizio dell’epidemia, erano state preparate delle stanze ad hoc, separate dal pronto soccorso. Poi, nei giorni scorsi, la protezione civile ha montato una tenda all’esterno dei padiglioni.
“Recentemente – dice Anna Capaccio, consigliera comunale di Bracigliano -, ho visitato l’ospedale Fucito per verificare se si fosse organizzato per fronteggiare eventuali casi di Coronavirus. Sono rimasta molto soddisfatta e, per questo motivo, ringrazio la direzione sanitaria e tutto il personale del nosocomio”.
Intanto, molti cittadini dei Comuni della Valle dell’Irno che lavorano al Nord, hanno preferito tornare nei loro paesi d’origine. Chi registra più rientri, è il Comune di Siano: sono circa centoventi le persone rientrate.
