OLIVERO E’ IL FONDATORE DEL “SERMIG”, “SERVIZIO MISSIONARIO GIOVANI”. E’ STATO PIU’ VOLTE CANDIDATO PER IL PREMIO NOBEL PER LA PACE. ERA AMICO DI PADRE MODESTO RUSSO E DELLO STORICO FRANCO ANTONIO FIORENZA.
Mercoledì 16 novembre 2011
ANTONIO DE PASCALE
MERCATO S.SEVERINO.Il consiglio comunale di Torino ha conferito, venerdì scorso, la cittadinanza onoraria ad Ernesto Olivero, missionario cattolico laico, nato a Pandola di Mercato S.Severino 71 anni fa, per il suo incessante impegno sociale a favore dei bisognosi che, dal 1964, porta avanti con il “Sermig”, “Servizio missionario giovani”, ospitato nell’ex arsenale militare del capoluogo piemontese. Seguendo l’insegnamento del Vangelo, il “Sermig” ha come obiettivo la realizzazione di un grande sogno: eliminare la fame e le grandi ingiustizie nel mondo, costruire la pace, aiutare i giovani a trovare un ideale di vita, sensibilizzare l’opinione pubblica verso i problemi dei poveri del terzo mondo. Centinaia di persone bisognose (poveri, extracomunitari, tossicodipendenti, emarginati, alcolizzati, malati di Aids, senza tetto) hanno trovato e trovano un prezioso aiuto nel centro di solidarietà fondato dal missionario sanseverinese. Il 2 agosto 1983 Olivero ottenne in gestione una parte delle strutture del vecchio arsenale militare torinese. Saranno gli amici del Sermig, con l’aiuto di migliaia di giovani volontari provenienti da tutta Italia, a restaurare interamente l’edificio. Così nacque il “Sermig”. A S.Severino, ci sono alcuni coetanei che ricordano Ernesto e la bontà che dimostrava fin da bambino, quando destinava i suoi piccoli risparmi all’opera “Ragazzi nostri”, fondata dal compianto padre Modesto Russo, che assisteva gli orfani del secondo dopoguerra, e morto in concetto di santità. Olivero era amico del pandolese Franco Antonio Fiorenza, appassionato di storia locale, deceduto pochi anni fa. Il filantropo è stato insignito della medaglia d’oro al merito civile per il suo servizio verso gli ultimi. Re Hussein di Giordania lo ha insignito del titolo di Al Kawkab. L’organizzazione israeliana Keren Kayemeth Leisrael gli ha dedicato la piantagione di 18 alberi sulle colline di Gerusalemme. La Path to Peace Foundation delle Nazioni Unite lo ha nominato Servitor pacis. Madre Teresa di Calcutta e Papa Giovanni Paolo II, ed altre note personalità, lo hanno più volte proposto per la candidatura al Premio Nobel per la Pace. L’edificante missione di Olivero ben s’inserisce nella tradizione cattolica di S.Severino, dove operarono S.Tommaso d’Aquino, S.Alfonso Maria de’ Liguori, S.Gerardo Maiella, S.Feliciano Martire, il Beato Gennaro Maria Sarnelli.
NELLA FOTO SOPRA, DA SINISTRA: IL SINDACO DI TORINO, PIERO FASSINO, CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA AD ERNESTO OLIVERO.