L’esercitazione rappresenta un’importante occasione di addestramento volta al raggiungimento di una completa capacità operativa e di amalgama tra le componenti straniere dell’unità operativa, ed è inoltre un passo fondamentale per la validazione operativa delle unità attualmente schierate in Kosovo da parte della NATO.
Domenica 19 giugno 2016
PEC (Kosovo). Si è concluso, nei giorni scorsi, presso la base multinazionale “Slim Line”, a Pristina, un intenso addestramento incentrato sulle procedure di controllo della folla e di gestione dell’ordine pubblico in occasione di disordini in ambienti urbani. L’esercitazione, denominata “Fire Phobia”, ha visto i militari italiani del Multinational Battle Group West (MNBG W), su base 62° Reggimento fanteria “Sicilia” di Catania, operare a stretto contatto con i colleghi di Austria, Slovenia e Moldavia. Queste Nazioni contribuiscono con propri contingenti all’Unità operativa multinazionale della Kosovo Force (KFOR), responsabile del settore ovest del Kosovo. I militari si sono esercitati affrontando differenti situazioni di criticità, quali ad esempio il lancio di oggetti e bottiglie incendiarie “Molotov” da parte di facinorosi e la gestione della “piazza” per la tutela della popolazione e dell’ambiente urbano. L’esercitazione rappresenta un’importante occasione di addestramento volta al raggiungimento di una completa capacità operativa e di amalgama tra le componenti straniere dell’unità operativa, ed è inoltre un passo fondamentale per la validazione operativa delle unità attualmente schierate in Kosovo da parte della NATO.
(Nelle foto sopra: due fasi dell’addestramento delle truppe italiane. Clicca sulle immagini per ingrandirle)