Ecco come vengono ripartiti. Ne parla Antonio De Crescenzo, Energy manager e coordinatore del Paes (Piano di Azione per l’energia sostenibile), attuato in 5 Comuni a cavallo tra la Valle dell’Irno (Alto Sarno) e il Basso Agro-Nocerino.
Lunedì 7 maggio 2018
di Antonio De Crescenzo, Energy manager e coordinatore del “Paes” nella Valle
Con il Nuovo Codice dei Contratti, entrato ormai in vigore, il Governo ha previsto contributi per aiutare gli enti locali nella realizzazione di progetti di buon livello. L’obiettivo è realizzare opere pubbliche di qualità, dai costi certi, nel rispetto dei tempi di realizzazione previsti. I due decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno assegnato, per i prossimi tre anni, più di 200 milioni a città metropolitane, province, comuni, autorità di sistema portuale.
Con il Fondo progettazione Enti, previsto dalla legge di bilancio, lo Stato cofinanzia, con 90 milioni nel prossimo triennio, gli enti locali nella progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativa a opere pubbliche, tra cui adeguamenti antisismici ed edilizia scolastica.
Con il Fondo progettazione Insediamenti Prioritari, previsto dal Nuovo Codice dei Contratti, sono previsti 110 milioni, sempre nel triennio 2019/20, destinati a diversi tipi di interventi prioritari, dai Piani urbani della mobilità sostenibile alle opere nei porti.
“Con le risorse messe a disposizione – afferma il Ministro Delrio – consentiremo agli Enti Locali la realizzazione di buone progettazioni. Messa in sicurezza di infrastrutture ed edifici pubblici, tra cui le scuole, revisione di progetti invecchiati, pianificazione strategica nelle città metropolitane, piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), progetti per la portualità. Così costituiremo un parco progetti: progetti fattibili, pronti per essere finanziati, sopperendo alla carenza di progettazione efficace che impedisce o rallenta la realizzazione degli investimenti pubblici. Questa attività sarà indispensabile per consentire agli Enti locali di partecipare a bandi e finanziamenti” .
FONDO PROGETTAZIONE ENTI LOCALI: 90 MILIONI
Il decreto ministeriale per il “Fondo progettazione enti locali” riguarda criteri e modalità di accesso, selezione e cofinanziamento per il triennio 2018-2020, previsti dalla legge di Bilancio 2018. Questo Fondo ha l’obiettivo di cofinanziare con risorse statali la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e la redazione dei progetti definitivi relativi alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche.
Sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, pur mantenendo la destinazione d’uso, così come i progetti finalizzati all’adeguamento degli edifici alla normativa sismica, o anche la messa in sicurezza edile ed impiantistica. Sono stati stanziati 30 milioni di euro all’anno anno per il triennio 2018 – 2020 e sono suddivisi, con una ripartizione massima di cofinanziamento statale pari all’80% per città metropolitane e province, in questo modo:
4.975.000 euro alle 14 città metropolitane- con una quota fissa di 100.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale alla popolazione;
12.437.500 euro per le 86 province- con una quota fissa di 70.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile proporzionale alla popolazione;
12.437.500 di euro ai comuni, con bando. I criteri di assegnazione prevedono una ripartizione su bando pubblico in base ad una graduatoria triennale 2018/2020, con priorità ai progetti di adeguamento alla normativa sismica degli edifici e delle strutture scolastiche, e un ammontare massimo di cofinanziamento statale a 60.000 euro.
FONDO PROGETTAZIONE INSEDIAMENTI PRIORITARI: 110 MILIONI
Il “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per le infrastrutture già finanziate”, è stato istituito dal Nuovo Codice dei Contratti e finanziato dal Fondo Investimenti 2016 con 500 milioni.
Il decreto ha assegnato 110 milioni di euro per il triennio dal 2018 al 2020, ripartiti in 25 milioni per il 2018; 35 milioni per il 2019 e 50 milioni per il 2020.
Le risorse sono state assegnate in questo modo:
– 30 milioni di euro alle 15 Autorità di sistema portuale. Il Decreto di riparto è stato predisposto attraverso la ricognizione dei fabbisogni delle singole Autorità di Sistema Portuale.
– 25 milioni di euro alle 14 Città Metropolitane; con una quota fissa di 800.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%).
– 30 milioni ai 14 Comuni capoluogo di Città Metropolitane, con una quota fissa di 1.200.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%).
– 25 milioni ai 36 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma, (non ricadenti in Città Metropolitana) o con popolazione superiore ai 100.000 abitanti. Con una quota fissa di 200.000 euro, a cui si aggiunge una quota variabile, proporzionale sia alla popolazione (65%) che alla superficie territoriale (35%).
Le risorse destinate alle Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Città Metropolitana e agli altri Comuni, andranno utilizzate soprattutto per la predisposizione dei Piani Strategici Metropolitani (Psm) e dei Piani urbani della mobilità sostenibile (Pums). Per chi ha già redatto i Psm o i Pums o già affidato l’incarico per la loro realizzazione, le risorse andranno utilizzate per la predisposizione di Progetti di Fattibilità o di Project Review riferiti ad opere contenute in tali strumenti di pianificazione o comunque di prioritario interesse nazionale, cioè coerenti con le strategie della nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con i fabbisogni infrastrutturali.
Queste sono le risorse assegnate alle 14 città metropolitane e capoluogo di regione. Bari, 4,255 milioni, di cui 2,618 per la città metropolitana, e 1,637 milioni per il comune capoluogo; Bologna, 4,103 milioni, di cui 2,381 per la città metropolitana e 1,722 per il comune capoluogo; Cagliari, 3,055 milioni, di cui 1,610 per la città metropolitana e 1,445 per il comune capoluogo; Catania, 4,172 milioni, di cui 2,462 per la città metropolitana e 1,710 per il comune capoluogo; Firenze, 4,034 milioni, di cui 2,366 per la città metropolitana e 1,668 per il comune capoluogo; Genova, 4,066 milioni, di cui 2,044 per la città metropolitana e 2,022 per il comune capoluogo; Messina, 3,685 milioni, di cui 2,005 per la città metropolitana e 1,680 per il comune capoluogo; Milano, 4,770 milioni, di cui 4,141 per la città metropolitana e 2,629 per il comune capoluogo; Napoli, 6,223 milioni, di cui 4,011 per la città metropolitana e 2,212 per il comune capoluogo; Palermo, 4,754 milioni, di cui 2,753 per la città metropolitana e 2,001 per il comune capoluogo; Reggio Calabria, 3,597 milioni, di cui 1,933 per la città metropolitana e 1,664 per il comune capoluogo; Roma, 10,917 milioni, di cui 5,537 per la città metropolitana e 5,380 per il comune capoluogo; Torino, 5,997 milioni, di cui 3,845 per la città metropolitana e 2,152 per il comune capoluogo; Venezia, 4,077 milioni, di cui 2,119 per la città metropolitana e 1,958 per il comune capoluogo.
Vediamo anche la ripartizione tra le province campane delle risorse in migliaia di euro sempre per il triennio 2019/20 :
– Avellino 135 /anno 435/triennio
– Benevento 120/anno 360/triennio
– Caserta 234/anno 702/triennio
– Salerno 266/anno 798/triennio
Ritengo sia importante cercare di utilizzare tali fondi proprio in virtù delle sfide che attendono i nostri territori per la corsa alla sostenibilità, ormai indispensabile per preservare la vivibilità e la biodiversità che ci contraddistingue.
di Antonio De Crescenzo, Energy manager e coordinatore del “Paes” nella Valle
(Clicca sulla foto di Antonio De Crescenzo per ingrandirla)