CASTEL S.GIORGIO. Elezioni. Andrea Donato: "puntiamo sul "Patto per la Campania", retroporto, fondi europei, zona economica speciale".

I relatori

Andrea Donato

Se ne è discusso in un convegno al Comune, con le relazioni di Roberto De Luca, Assessore al Comune di Salerno, Andrea Prete, Presidente di Confindustria Salerno, Mattia Faiella, segretario del Pd. Duecento Cittadini hanno assistito ai lavori.
 
 
Mercoledì 24 maggio 2017
Antonio De Pascale
Castel S. Giorgio. Bagno di folla, lunedì sera, per Andrea Donato, il candidato sindaco della lista “Castel San Giorgio Insieme”. L’aspirante sindaco, già primo cittadino per diversi anni, ha organizzato il convegno “Economia e lavoro – Nuove opportunità di sviluppo per Castel S.Giorgio”, tenutosi presso l’Aula consiliare, durante il quale si è discusso di fondi europei, del “Patto per la Campania” (200 milioni di euro di investimenti), del retroporto di Salerno, della Zona economica speciale (Zes) in cui può essere inserita Castel S.Giorgio. Duecento cittadini circa hanno assistito alla tavola rotonda, alla quale hanno relazionato anche Roberto De Luca, assessore al bilancio e allo sviluppo del Comune di Salerno, e Andrea Prete, presidente di Confindustria Salerno. I lavori, moderati dal giornalista Antonio De Pascale,di rettore responsabile di irnonotizie.it, sono iniziati con i saluti dell’avvocato Mattia Faiella, segretario della sezione locale del Pd. “Mi sono ricandidato a sindaco – ha detto Andrea Donato – perché me lo ha chiesto, unanimemente, la sezione del Pd. Il nostro Comune ha 10 milioni di euro di debiti, di cui 3 fuori bilancio. Da quando lasciai il Comune, nessuna nostra opera è stata completata, nessun finanziamento europeo è stato intercettato, non ci sono state iniziative culturali, sociali. Noi avevamo creato la scuola di teatro, di musica e avevamo trasformato la nostra città in un giardino dell’Agro-Nocerino. Sette anni fa, sul nostro territorio, c’era una decina di aziende, oggi ce ne sono solo due. Il commercio è in decadenza, l’artigianato non è supportato da nessuno, l’edilizia è in deflessione. La nostra lista è composta da 11 volti nuovi e da 5 esperti: un mix di coesione, determinazione, esperienza, gioventù. Puntiamo a realizzare una variante che va da Scafati a Salerno: sarebbe l’interscambio tra l’A3 e l’A30. Vanno migliorati i sottoservizi, va portata in città la fibra ottica. La nostra città è alle spalle delle due costiere, possiede i due binari ferroviari situati all’interno dell’ex deposito della Marina militare, siamo vicini a Pompei, vanno valorizzati i nostri 400 beni artistici, Villa Calvanese, i due castelli, l’acquedotto augusteo, siamo in una posizione geografica strategica, che fa da cerniera tra la Valle dell’Irno e l’Agro-Nocerino: possiamo, dunque, attrarre il turismo”. “Il municipalismo – ha detto Roberto De Luca – non ha portato a risultati sperati. Oggi le smart-city sono superate, si parla di smart-land. Nel passato, sono state create zone industriali quasi in ogni Comune, forse sarebbe stato opportuno concentrare le aziende in  un’unica area. Oggi occorre pianificare il territorio, puntare sul marketing e sul brand. Salerno vuole interpretare il ruolo di Comune capofila per aggregare tanti soggetti. Bisogna puntare sulle start-up dei progetti di “Sviluppo Campania”, sull’incubatore per le imprese. La sfida non è cancellare i piccoli Comuni, ma connetterli per mettere in rete le esperienze. Castel S.Giorgio può essere inserita nella Zona economica speciale (Zes): qui, si può fare la logistica, la lavorazione dell’ultimo miglio dei prodotti, la nostra forza sono i nostri prodotti di qualità. La Zes si propone anche di eliminare la competitività tra alcune aziende. Bisogna fare rete, sistema, unendo privati, pubblico, sistema finanziario: le condizioni ci sono tutte”.
Andrea Prete ha analizzato la situazione economica della provincia: “usciamo – ha detto – dalla crisi economica iniziata 8 anni fa, che ha fatto perdere 10 punti del Pil e numerosi posti di lavoro. Ora registriamo un incremento dell’1% del Pil. Nel 2016, le esportazioni della nostra provincia hanno superato i 2 miliardi di euro, metà dei quali afferenti all’agro-alimentare; l’Italia è il 2° Paese europeo nel settore manifatturiero. Ma sono scomparse anche aziende storiche. Nella nostra provincia, il turismo è in crescita, così come l’area agro-alimentare. La Regione dà segnali forti, ma per la ripresa bisogna puntare  sulla sicurezza dei territori, sburocratizzazione, autorizzazioni veloci, attrarre investimenti, dotarsi di infrastrutture idonee, come porti, aeroporti, banda larga. La Zes gode di favori fiscali. Castel S.Giorgio può diventare un’area di smistamento e un’area in cui si effettua il lavoro dell’ultimo miglio: imballaggi, etichettatura”.

Antonio De Pascale

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