BARONISSI. LA MINI IMU VA PAGATA ENTRO IL 24 GENNAIO.

Lo scrivono i funzionari dell’area Finanziaria del Comune, Bisogno e Privato, nei due rispettivi pareri contabili. Lo slittamento a giugno del pagamento del tributo era stato chiesto dalla minoranza consiliare.
 
Venerdì 17 gennaio 2014 

BARONISSI. La norma dice “no” allo slittamento del pagamento della mini Imu a giugno. Lo scrivono i funzionari dell’area Finanziaria del Comune, Bisogno e Privato, nei due rispettivi pareri contabili che approderanno, martedì mattina, in Consiglio comunale, richiesto dalla minoranza.

Per i funzionari, l’approvazione della proroga con delibera di Consiglio comporterebbe uno squilibrio fra i cittadini che hanno già pagato la tassa e chi, viceversa, ancora non l’ha fatto, oltre all’impugnazione della delibera stessa da parte del Ministero dell’Economia.

 Ma vediamo, nel dettaglio, il parere tecnico espresso in merito.

«In riferimento alla richiesta e condividendo il parere espresso dal dott. Bisogno (prot.916 del 15 gennaio 2014) – scrive Privato – si ribadisce che la mini Imu dev’essere pagata entro il termine del 24 gennaio 2014, termine stabilito dall’art.1 comma 680 della Legge n.147/2013 (Legge di Stabilità nazionale). Si rappresenta che lo stesso Ministero dell’Economia, con la diffusione di un comunicato, ha messo la parola fine alle aspettative di chi pensava ad una proroga.

Inoltre, sottolinea che, l’adozione di una delibera di Consiglio comunale che posticipi il pagamento, dovrà essere inviata al Ministero dell’Economia, che potrebbe impugnarla e, quindi, a normativa vigente, parziali o tardivi versamenti, sono soggetti a sanzione. Quindi, un’eventuale proroga, potrebbe addirittura danneggiare i contribuenti, piuttosto che aiutarli. Infine, evidenzia che, da un prospetto contabile estratto software di gestione SICI utilizzato dall’Ente per la gestione delle Entrate, risulta che, l’importo da riscuotere a titolo mini Imu, è pari a 187.192,89 euro. Tale flusso finanziario – conclude –, se non riscosso, potrebbe, come dichiarato nel proprio parere dal responsabile del Settore Finanziario, determinare un’anticipazione di tesoreria, con aggravio per l’Ente di spese per interessi passivi».

 

 

 

 

Antonio De Pascale

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