ATTUALITA'. Il 4° Reggimento "Carri" di Persano assume il Comando dell'Unità Multinazionale in Kosovo.

I militari salernitani e italiani sono apprezzati per l’altissima professionalità e la profonda umanità dimostrate durante le missioni. I dettagli.
 
 
 
Domenica 13 dicembre 2015
Pec/Peja (Kosovo). L’ 11 Dicembre 2015, presso la base “Villaggio Italia”, il 4° Reggimento Carri di Persano (SA) ha dato il cambio al 132° Reggimento Carri di Cordenons (PN) nella guida del Multinational Battle Group West (MNBG-W),  l’unità multinazionale a guida italiana responsabile del settore occidentale del Kosovo. Il 132° Reggimento, insieme al personale del 7° Reggimento Trasmissioni di Sacile (PN), farà così rientro in terra friulana dopo sei mesi di missione.
La cerimonia di avvicendamento tra il Colonnello Ciro Forte, comandante uscente, e il parigrado Alessandro Salvatore Sarcià è avvenuta alla presenza del Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta, Comandante della Kosovo Force (KFOR), dell’Ambasciatore per l’Italia in Kosovo, Andreas Ferrarese, e dell’Ammiraglio di Divisione Giovanni Gumiero, Capo di Stato Maggiore del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI),  e di numerose autorità civili e militari convenute per l’occasione.
Parole di apprezzamento per il lavoro svolto durante il periodo di missione sono state formulate ai militari sia dal comandante di KFOR che dal col. Forte. “Forti, intelligenti, professionali e unici veri artefici del successo raggiunto dall’Unità”, così il comandante uscente ha definito i militari che tornano a casa.
Nel corso della missione, i carristi di Cordenons hanno contribuito al mantenimento di un ambiente stabile e sicuro e della libertà di movimento in Kosovo, garantendo, in particolare, la salvaguardia e la protezione del monastero di Visoki Decani, luogo di culto serbo-ortodosso che, dal 2004, è parte del patrimonio culturale tutelato dall’UNESCO.
Numerose anche le attività di cooperazione civile-militare (CIMIC) svolte nella piena imparzialità e nel più profondo rispetto delle culture, etnie e del credo religioso.
L’unità, oltre a numerose donazioni di materiale a organizzazioni locali, ha concluso diversi progetti di ristrutturazione finalizzati al ripristino e al miglioramento di strade e di condizioni igienico/sanitarie presso istituti scolastici. Importante anche il contributo allo sviluppo delle istituzioni operanti nel campo dell’assistenza e del soccorso ai cittadini, come Vigili del Fuoco e Croce Rossa.
I carristi di Persano opereranno al Multinational Battle Group West in una compagine multinazionale insieme ai militari sloveni, austriaci e moldavi.
Il 4° Reggimento Carri, che negli ultimi anni ha contribuito con vari assetti ad Operazioni fuori area tra cui Iraq, Libano ed Afghanistan, torna in Kosovo dopo circa 15 anni. Infatti, nel 2001, il Reggimento Carri deteneva la leadership della Task Force “Sauro”, in Decani, nell’ambito dell’Operazione “Joint Guardian”.
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BIOGRAFIA DEL COLONELLO SALVATORE ALESSANDRO SARCIA’.
Il Col. Salvatore Alessandro SARCIA’ è nato a Rieti il 29 dicembre 1969. Ha frequentato il 171° Corso dell’Accademia Militare di Modena “FEDE” e la Scuola di Applicazione di Torino (1991-1993).
Ha frequentato il 113° Corso di Stato Maggiore e pluritematico e ha frequentato il Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze presso il NATO Defence College in Roma. Ha conseguito la laurea in Scienze Informatiche e Scienze Politiche.
Ha svolto incarichi di comando di Plotone e Squadrone presso il Reggimento “Lancieri di Novara” (5°) in Codroipo (UD) nel periodo 1994- 1999 ed Aiutante Maggiore di Reggimento .
Dal 1999 al 2001 è stato Comandante di Compagnia Allievi Ufficiali del 181° Corso presso l’Accademia Militare di Modena e, nel 2002, Comandante di Sezione Sottotenenti della Scuola di Applicazione (Medici ed Ingegneri) in Modena.
Ha prestato servizio nel periodo 2002-2006 presso l’ufficio DAR dello Stato Maggiore Esercito in Roma.
Ha frequentato il dottorato di ricerca in informatica ed ingegneria dell’automazione nel periodo 2006-2008 presso l’Università di Roma Tor Vergata e l’University of Maryland, College Park, (USA).
Ha prestato servizio nel periodo 2008-2011 presso il Reparto Pianificazione Generale Finanziaria (RPGF) dello Stato Maggiore dell’Esercito in Roma.
Ha comandato il XX Battaglione Carri “Pentimalli” presso il 4° Reggimento Carri nella sede di Bellinzago Novarese nel periodo 2011-2012.
Ha svolto l’incarico di Capo Sezione Programmazione Strategica presso lo Stato Maggiore dell’Esercito-RPGF in Roma nel periodo 2012-2014.
E’ abilitato quale Istruttore Militare di Tiro ed Ufficiale NBC.
È stato impiegato all’estero:
KOSOVO – (2014-2015) con l’incarico di Consigliere Militare del Ministro delle Kosovo Security Forces (KSF).
Ha partecipato alle seguenti operazioni sul territorio nazionale:
Operazione “Strade Sicure”,  presso Chiomonte, in Val Susa;
Operazione “Vespri Siciliani” in Sicilia (Augusta, Trapani, Palermo, Caltanisetta).
Dal 9 ottobre 2015 ha assunto il comando del 4° Reggimento Carri in Persano.
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STORIA DEL 4° REGGIMENTO “CARRI” DI PERSANO.

Il 4º Reggimento Fanteria Carrista è costituito in Roma il l° settembre 1936. Inviato in ottobre 1937 in Africa Settentrionale, il 30 marzo 1939  viene trasferito in Albania, e,  nel corso dello stesso anno, è impiegato anche in Cirenaica. L’11 giugno 1940 è inviato nuovamente in Africa Settentrionale. Il 25 gennaio 1941, durante la difesa di Tobruck, dopo che i suoi carri, privi di carburante, sono trasformati in centri di fuoco fissi, la Bandiera del  Reggimento merita la massima ricompensa al V.M.. Durante questa battaglia, alcuni membri del reparto, per evitare che la Bandiera di Guerra fosse catturata dal nemico, decisero di darla alle fiamme, conservandone pochi suoi frammenti che ora sono gelosamente custoditi presso la sede del Reggimento.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943,  il 4° Reggimento che si trova a Roma e che ha partecipato valorosamente con alcune unità alla difesa della Capitale, viene disciolto.
La Bandiera, messa in salvo dal Sottotenente Raffaello PARRI, Alfiere del reggimento ed insignito di Croce di Guerra al Valor Militare, fu custodita presso la sua abitazione, in Piazza Bologna n. 1, fino alla liberazione della Capitale.
Il 1° gennaio 1953 il 4º Reggimento Carristi è ricostituito in Roma ed assegnato alla Divisione corazzata “Pozzuolo del Friuli”. Nell’Aprile del  1958 inquadra al suo interno il VII Battaglione bersaglieri ed entra a far parte della Divisione “Legnano” in Legnano. A seguito della ristrutturazione dell’Esercito, il 29 ottobre 1975 viene sciolto. Le tradizioni reggimentali sono affidate al XX Battaglione cr. che, dal 30 ottobre, diviene autonomo e prende il nome di 20º Battaglione Carri “M.O. PentimaIli”, a cui, con decreto del 12 novembre 1976, viene assegnata la Bandiera del 4º Reggimento. Il Battaglione viene a sua volta soppresso il 30 gennaio 1991 mentre la Bandiera viene affidata al Vittoriano in Roma che la custodirà fino al 18 settembre 1992, data in cui il 4º Reggimento viene ricostituito in Ozzano Emilia. Il l° settembre 1993 viene ricostituito in Civitavecchia (Roma) il 4º Reggimento Carri nel quale è inquadrato il 6º Battaglione cr. “M.O. Scapuzzi”. Il 9 ottobre 1995 il Reggimento viene trasferito nella sede di Bellinzago Novarese e  inquadrato nella Brigata Meccanizzata “Centauro”. Il 3 ottobre 1999, divenuto specialità di Cavalleria, acquisisce lo Stendardo da Combattimentoe e, dal 1º gennaio 2002, il Reggimento è inquadrato nella 132ª Brigata Corazzata “Ariete”.
Il 30 giugno 2013 il 4° Reggimento Carri è trasferito nella sede di Persano-Serre (SA) e, dal 1° luglio 2013, lo Stendardo da Combattimento eredita il nome e le tradizioni storiche del disciolto 131° Reggimento Carri ed è inquadrato nei ranghi della Brigata bersaglieri “Garibaldi”.

RICOMPENSE ALLO STENDARDO

Medaglia d’Oro al Valor Militare (Decreto 12 ottobre 1953)
(Bardia – Sollum – Passo Halfaia – Sidi elBarrani – Tobruk (A. S.), 8 luglio 1940 -21 gennaio 1941).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare (Decreto 12 ottobre 1953)
(Egitto-Marmarica A. S., 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941).
Medaglia di Bronzo al Valor Militare (Decreto 12 ottobre 1953)
(Egitto-Marmarica A. S., 9 dicembre 1940, 5 gennaio 1941).
 

FESTA DI CORPO

La festa del Reggimento si svolge il 21 gennaio, anniversario del combattimento di Tobruk (1941), durante il quale i superstiti del Reggimento, dopo aver distrutto armi e materiali, davano alle fiamme la gloriosa Bandiera del 4° con gli onori militari. Sotto una tempesta di fuoco, l’accomunavano alle anime degli eroi che si erano immolati per la sua gloria.

STEMMA ARALDICO

Decreto del Presidente della Repubblica in data 27 novembre 1992.

  1. SCUDO: partito semitroncato: nel primo, di azzurro, al silfio di Cirenaica, posto in palo, reciso, d’oro; nel secondo, tagliato di rosso e di azzurro, alla lupa capitolina allattante i gemelli, quella e questi d’oro e sostenuti dal ristretto dello stesso, la lupa attraversante e accompagnata da quattro fiamme trifide, d’oro, uscenti dai cantoni (Roma); nel terzo, di rosso, al castello d’oro, murato di nero, merlato alla guelfa, munito di una sola torre centrale, la parte inferiore del castello merlata di nove, chiusa e finestrata di due, di nero, la torre merlata di cinque e finestrata di uno, dello stesso (Udine); il tutto sotto il capo d’oro.
  2. CORONA TURRITA
  3. ORNAMENTI:

(1)   Lista bifida: d’oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l’alto, riportante il motto: “TRAVOLGO”;
(2)   Nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.
Sintesi della blasonatura
La prima partizione con smalto azzurro, simbolo di amor patrio e lealtà, ricorda con il silfio di Cirenaica il sacrificio dei carristi del 4° in Africa Settentrionale, ove meritarono complessivamente una M.O. e due M.B. al V.M.
La seconda partizione comprende in alto l’arme di Roma, città di costituzione del reggimento; nella parte inferiore è riportata l’arme di Udine: il castello è rappresentativo anche della Brigata mec. “Friuli”, grande unità nella quale era inquadrato il 4° reggimento cr. all’epoca della concessione dello stemma.
Il capo d’oro simboleggia la massima ricompensa al V.M.  concessa alla Bandiera del reggimento.

 
 
 

Antonio De Pascale

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