AGRON-NOCERINO. GIORNALISMO SALERNITANO IN LUTTO: E' MORTO GENNARO CORVINO, DECANO DEI REPORTER DELL'AGRO-SARNESE-NOCERINO. PER OLTRE 50 ANNI, FU CORRISPONDENTE DE "IL MATTINO". NEGLI ULTIMI ANNI, AVEVA COLLABORATO CON "LA CITTA' ".

Aveva 91 anni. Pubblicò oltre 10.000 articoli. I funerali si svolgono l’8 ottobre, alle 10.30, presso la Chiesa di San Biagio, nella frazione Lanzara di Castel San Giorgio.
 
 
Lunedì 8 ottobre 2012
CASTEL S.GIORGIO. Un grave lutto ha colpito la famiglia dei giornalisti salernitani ed, in particolare, dell’agro sarnese-nocerino. Dopo una breve malattia, è scomparso il professore Gennaro Corvino, fulgido esempio di dedizione al mestiere di giornalista, padre e sposo esemplare.
Era nato a Castel San Giorgio il 17-11-1921 e, nella stessa cittadina, è scomparso serenamente nella serata dell’altro ieri.
Aveva scritto il suo primo articolo, come amava raccontare ai suoi amici, nel 1949, su “Azione Sociale”, settimanale ufficiale delle ACLI, poi, aveva continuato l’opera pubblicistica, scrivendo articoli su articoli per il periodico “Il Risorgimento”.
Nel 1950, all’indomani dell’investitura di Giovanni Ansaldo alla direzione de “Il Mattino”, prese a collaborare con il quotidiano napoletano in qualità di corrispondente, con cui lavorò per oltre 50 anni.
Nello stesso periodo collaborò anche con “Il Tempo” di Angiolillo, con il “Roma”, con la “Voce di Salerno”, fondata da Italo Santoro, la “Rivolta del Sud” di Marcello Torre e con il “Risorgimento Nocerino”. E’ stato per diversi anni direttore di Rta, una delle prime emittenti radiotelevisive dell’Agro nocerino sarnese. Negli ultimi anni, aveva collaborato con “La Città”.
Nel corso della sua lunga e meritoria carriera ha scritto oltre diecimila articoli, interessandosi di ogni argomento ed è sempre stato apprezzato per la sua grande professionalità e precisione.
Avendone sempre apprezzato la grande rettitudine e la dedizione al difficile mestiere che lui interpretava come una missione, lo ricordiamo come esempio ai più giovani colleghi.
Lo abbiamo incontrato per l’ultima volta lo scorso anno in un freddo febbraio, quando gli fu assegnato il premio “Mimmo Castellano” nell’aula del Circolo Unione di Pagani (nella foto sopra). Aveva qualche problema con gli occhi che non erano più quelli di una volta, ma ci tenne a chiarire che, anche alla veneranda età che lo accompagnava, era sempre vigile sulla notizia.
“Mi sveglio presto e faccio il solito giro di telefonate per informarmi su quello che accade nel nostro territorio” – disse con orgoglio e fierezza.
Addio professore Corvino, gentiluomo di vecchio stampo e giornalista con la “G” maiuscola.

Antonio De Pascale

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Lun Ott 8 , 2012
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