IL VANGELO DI DOMENICA 20/4/2014: PASQUA. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.
 
 
Domenica di Pasqua ( GV 20,1 – 9)

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè Egli doveva risorgere dai morti.

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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:

Una gioia contagiosa.

La Pasqua segna il trionfo definitivo di Dio sulla morte  ed è, perciò, il giorno della gioia per la Chiesa perché Cristo crocifisso è risorto; è il giorno della speranza per ogni uomo perché, davanti a noi,  si è aperto un orizzonte immenso e inaspettato.  Siamo, perciò, invitati ad abbandonare la nostalgia e la tristezza per andare incontro al Cristo vivo e presente in mezzo a noi per sempre.  Solo l’amore e la fede ci permettono di entrare in questo mistero di Dio.  Maria di Magdala va al sepolcro per  venerare un morto ed, invece, si trova di fronte un segno che annunciauna vita che non avrà più fine. Anche i discepoli Pietro e Giovanni osservano la scena, ma non comprendono.  Hanno davanti un mistero grande, che li supera, ma nel discepolo che amava Gesù emerge la certezza della fede che gli rivela il mistero della resurrezione e della vita: “ vide e credette”. Oggi  siamo chiamati a testimoniare ai nostri fratelli la gioia dell’incontro con Cristo risorto, ma  solo un cristiano  gioioso che ha incontrato veramente il Risorto nella propria vita, è capace di contagiare i propri fratelli.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S.SEVERINO.

Antonio De Pascale

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