I magistrati hanno deciso che, la trattazione di merito del ricorso, si tenga in un’altra udienza, fissata per il 19 aprile. I ricorrenti contestano il decreto dirigenziale della Regione, che sottrae il progetto alla Via (Valutazione impatto ambientale), inizialmente prevista.
Antonio De Pascale
MERCATO S. SEVERINO – FISCIANO – MONTORO. Impianto di compostaggio a Prignano di Soccorso: ieri nuova udienza al Tar di Salerno dopo i ricorsi dei Comuni di Mercato S. Severino, Montoro e dei comitati civici. I magistrati hanno deciso che, la trattazione di merito del ricorso, si tenga in un’altra udienza, fissata per il 19 aprile. I ricorrenti contestano il decreto dirigenziale della Regione, che sottrae il progetto alla Via (Valutazione impatto ambientale), inizialmente prevista. Secondo i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e Michele Cammarano, “è stato necessario ricorrere alla magistratura amministrativa per vedersi riconosciuto il diritto alla salute”. “L’ordinanza del Tar – dice la consigliera comunale M5S, Annalucia Grimaldi – conferma le nostre preoccupazioni sulle incongruenze con le quali sono state eseguite le procedure”. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto, al confine con San Severino e Montoro, che dovrebbe trattare 32mila tonnellate annue di rifiuto umido, da trasformare in compost, concime naturale. Grandi città come Copenaghen e Brescia, hanno impianti simili al centro della città, approvati anche da Legambiente. Nonostante ciò, i residenti della zona si oppongono all’impianto.