Bracigliano. Smemorato recupera la memoria presso "Villa Carmela"

La festa per Emre Poya

Una storia che intenerisce il cuore: Emre Poya, 62enne ungherese, aveva perso la memoria 3 anni fa dopo una rapina e un’aggressione. Accolto presso la casa-albergo per anziani “Villa Carmela”, è stato curato ed è guarito. Grande festa di commiato con funzionari del Consolato d’Ungheria. Il Sindaco, Antonio Rescigno: “ringrazio gli operatori della struttura per l’ottimo lavoro fatto”.
 
 
 
Venerdì 2 novembre 2018
Antonio De Pascale
BRACIGLIANO. Non ci sono solo gli ottimi rapporti tra i Governi sovranisti a legare l’Italie e l’Ungheria. Ora, c’è una storia umana che intenerisce il cuore e che  rafforza i rapporti tra le due Nazioni. E proviene da Bracigliano. Qui, presso “Villa Carmela”, casa-albergo per anziani diretta sapientemente dalla signora Carmela Corvino, è stato curato e guarito il cittadino ungherese di 62 anni Emre Poya che, per tre anni, aveva perso la memoria in seguito a una rapina e a un violento pestaggio.
Emre, dopo lo spiacevole episodio di cui è rimasto vittima 36 mesi fa, aveva iniziato a vagare sul territorio regionale, senza memoria e senza una mèta. Giunse dinanzi al Comune di Sarno, dove venne notato dagli addetti alle politiche sociali, che decisero di affidarlo al personale di “Villa Carmela”. Qui, con un lavoro paziente e costante, l’uomo è stato curato amorevolmente, fino a guarire e a recuperare la memoria.
E, lo scorso 31 ottobre, c’è stata una grande festa con cui gli operatori della casa-albergo per anziani e il sindaco, Antonio Rescigno, hanno salutato Emre, che è tornato in Patria, accompagnato da un funzionario del consolato ungherese che è giunto a Bracigliano per prendere in consegna proprio Emre.
“La festa di commiato a Emre organizzata lo scorso 31 ottobre – dice la signora Carmela Corvino – è stata per noi un’occasione speciale per salutare Emre. E’ stato con noi 3 anni, lo abbiamo curato amorevolmente, per noi era diventato come un fratello. Non dimenticheremo mai i suoi sorrisi sornioni. In più di un’occasione, si è allontanato dal nostro centro. Ma, ormai, Emre era conosciuto un po’ da tutti, anche nei Comuni limitrofi e così riuscivamo sempre a riportarlo a casa nostra”. Non poche volte, a ritrovare Emre dopo i suoi allontanamenti dalla struttura braciglianese, sono stati i Carabinieri della locale stazione.
All’inizio di questa vicenda, un ruolo importante nell’identificazione di Emre, è stato svolto dal Dr. Di Benedetto, titolare di un’agenzia di investigazioni. “Siamo felici – conclude la signora Corvino – che Emre torni nella sua Patria, è il suo desiderio. Ma se un giorno volesse ritornare da noi, saremo sempre lieti di accoglierlo”.
“Voglio ringraziare – ha detto il sindaco, Antonio Rescigno – la signora Corvino e tutto il personale di “Villa Carmela” di Bracigliano per l’ottimo lavoro fatto. Hanno dimostrato alta professionalità e grande umanità. Talvolta, apprendiamo dai media di storie tristi che avvengono nei centri per anziani. Da “Villa Carmela”, invece, giunge una storia bellissima, che intenerisce il cuore”.
Il funzionario del consolato ungherese ha ringraziato gli addetti della struttura, sottolineando come la storia di Emre sia una bella pagina di vita. Un ricco buffet ha salutato Emre prima della sua partenza per l’Ungheria. Chissà se è un addio o un arrivederci.
Nella foto sopra: la festa per Emre Poya (con la giacca blue e i capelli bianchi)

Antonio De Pascale

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