IL VANGELO DI DOMENICA 26/11/2017. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
 
Cristo Re dell’universo   (Mt 25,31-46)
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri,  e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.  Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.  Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,  nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.  Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?  E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?  Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.  Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.  Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;  ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.  Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?  Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me.  E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
 Giudicati sull’amore
Questa domenica la Chiesa celebra la festa di Cristo Re, una festa che conclude il cammino dell’anno liturgico e ci aiuta a comprendere e a riconoscere Cristo risorto, Signore della storia e dell’universo. Il suo è un regno fondato sull’amore e chi vuole essere grande deve farsi piccolo e servo di tutti; Gesù stesso ci ha dato l’esempio, donando la sua vita per amore. Dio ha progettato una storia della salvezza alla quale l’uomo deve partecipare attivamente attraverso l’impegno dell’amore, in altre parole, essa  si realizza  anche attraverso il contributo di uomini e donne che seguono l’esempio di Gesù. Ma  ci sono anche coloro che, presi da un gretto egoismo, si tirano fuori da questo grande sogno di Dio; così, alla fine dei tempi, ai primi il Cristo offrirà il paradiso, cioè la gioiosa comunione con Lui, agli altri sarà riservato solo il silenzio della morte e delle tenebre. Il giudizio universale descritto dall’evangelista Matteo è la fotografia di questa realtà: Dio chiederà a ciascuno di noi come abbiamo vissuto l’amore ricevuto.  “Venite benedetti dal Padre mio” : non bisogna aver paura di vivere questa appartenenza a Cristo, perché qui si sperimenta la vera gioia, qui scopriamo la bellezza della nostra vita, qui ci giochiamo la nostra vita e la nostra felicità.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.

Antonio De Pascale

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