BARONISSI. Videosorveglianza in città, scontro tra Giuseppe Pasquile e Tony Siniscalco.

Giuseppe Pasquile

Tony Siniscalco

Pasquile: “la mia scelta di rinunciare alla delega alla videosorveglianza, è servita per accelerare i tempi per il potenziamento del sistema. E’ stucchevole che Tony Siniscalco si erga a paladino dei baronissesi”. Siniscalco: “il bene della comunità dovrebbe essere il punto catalizzatore di essa, non le acrimonie per chi, forse, riesce a lavorare meglio, nonostante in opposizione”.
 
Giovedì 9 novembre 2017
BARONISSI.  Il Vice-Presidente del Consiglio Comunale di Baronissi, Giuseppe Pasquile, ritorna sulle sue dichiarazioni di metà ottobre, allorché rimise le deleghe alla video-sorveglianza, wi-fi comunale ed information technology, nelle mani del sindaco, Gianfranco Valiante.
Dobbiamo constatare che l’azione politica da noi perpetrata il 16 ottobre scorso, quando rimettemmo la delega alla video-sorveglianza al sindaco, ha avuto gli effetti desiderati“, dice Pasquile.
La scorsa settimana è stato pubblicato l’avviso per la presentazione di affidamento dei lavori per il miglioramento e potenziamento del sistema di video-sorveglianza dell’Ente.
Nel solo interesse della cittadinanza, per la sicurezza del territorio e perché noi politici siamo chiamati a dare risposte nette e chiare alla popolazione, nostro malgrado, tre settimane fa, abbiamo dovuto effettuare una scelta politica sofferta. La remissione delle nostre deleghe è stata un “sacrificio” politico” – sottolinea Pasquile, “ ma è servita, a quanto pare, a spronare chi di dovere“.
Il Consigliere Giuseppe Pasquile aveva, infatti, già anticipato qualcosa sul programma di video-sorveglianza, sottolineando all’’epoca delle rinunce alle deleghe, che il progetto e la pianificazione degli interventi da compiere sui siti strategici comunali, portavano la sua firma in virtù di uno studio appurato e minuzioso sull’’intero territorio comunale effettuato da egli stesso.
<<Non immaginavamo – prosegue Pasquile – una cotanta velocità da parte del Sindaco e dell’’amministrazione comunale nel mettere subito in pentola il progetto di video-sorveglianza di cui rivendichiamo la paternità politica e tecnica. Restiamo, pertanto, favorevolmente basiti da questa solerzia, frutto inequivocabile del nostro precedente disagio istituzionale che ha quindi prodotto ciò che  auspicavamo per il territorio e per la popolazione>>.
Nel’l’intervento previsto dal bando, infatti, si vuole recuperare la funzionalità del parco telecamere già in essere, potenziando la centrale operativa presso il Comando di Polizia Municipale e installare, ove possibile, ulteriori telecamere per la video-sorveglianza nei punti strategici individuati, oltre un anno fa, dallo stesso Consigliere Pasquile assieme ai tecnici comunali ed al Comandante della Polizia Municipale.
Il Vice-Presidente Pasquile non le manda a dire neanche al collega consigliere di minoranza, Tony Siniscalco: <<E’’ inutile e stucchevole che Siniscalco, che si erge come al solito a paladino dei baronissesi, si proclami con i suoi comunicati stampa competente di una materia non sua e, soprattutto, faccia populismo spicciolo sul come, quando e chi installò le prime telecamere a Baronissi. Quando il Sindaco ci conferì le deleghe all’’ICT e video-sorveglianza, trovammo una situazione drammatica, con telecamere cinesi sparse sul territorio e volute dall’amministrazione precedente di cui Siniscalco ne aveva fatto parte per ben quattro anni! Non venga a raccontare frottole ai cittadini di Baronissi: offende l’intelligenza della popolazione distorcendo la storia politico-amministrativa a suo piacere>>.
 
LA REPLICA DI TONY SINISCALCO
“Sono stato “attaccato” sull’argomento “video sorveglianza” a Baronissi – replica Tony Siniscalco -. Peccato che chi l’ha fatto non abbia, al contempo, smentito le mie parole. Arroccarsi dietro il termine “populismo” non nasconde quella che è la verità dei fatti. Temi di cui invece ben sono a conoscenza i cittadini. Un consiglio a chi cerca di buttare fango su di me: Non nasconda, dietro aggressioni verbali verso un’opposizione costruttiva per il paese, i propri problemi all’interno di una maggioranza sempre più divisa. La politica è ben altro e il bene della comunità dovrebbe essere il punto catalizzatore di essa, non le acrimonie per chi, forse, riesce a lavorare meglio, nonostante in opposizione”.
 
 

Antonio De Pascale

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