IL VANGELO DI DOMENICA 22/10/2017. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
 
XXIX Domenica del T. O.        Mt 22,15-21
 Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi.  Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno.  Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?».  Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate?  Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro.  Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l’iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
Inseriti nel mondo ma Il primato è sempre di Dio.
Il Vangelo di questa domenica ci rivolge una domanda insidiosa che ripropone una questione sempre attuale: quali sono i limiti del potere legittimamente costituito?  Gesù, pur sottraendosi alla trappola dei suoi interlocutori, ci lascia l’unica osservazione di tipo politico che troviamo nei testi evangelici. Il cristiano non è un anarchico, ma riconosce l’autorità dello stato. Ma il potere legittimamente costituito ha dei limiti ben precisi che derivano dalla grande dignità dell’uomo: l’essere figlio di Dio, creato a sua immagine. L’uomo deve partecipare alla vita politica e contribuire al bene comune, pagando le tasse ma, nello stesso tempo, deve conservare, come un tesoro geloso, l’autonomia della sua coscienza e della dignità umana rispetto a qualsiasi forma di prevaricazione del potere politico. In altre parole, il valore di ogni cristiano non è certificato unicamente dal posto che occupa nella società civile, ma dall’essere stato creato da Dio e destinato alla vita eterna. Lo stato, al quale Gesù stesso riconosce legittimità ed autonomia, vede i suoi diritti arrestarsi alle soglie della coscienza e delle scelte religiose di ogni uomo.
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.

Antonio De Pascale

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