IL VANGELO DI DOMENICA 1/10/2017. IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI.

PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.
 
Vangelo della XXVI Dom. T. O. (Matteo 21,28-32)
«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.  Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L’ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.  È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.
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IL COMMENTO DEL PROF.ANTONIO LUISI:
La conversione è sempre possibile
In questa parabola viene presentato il comportamento di due figli ai quali il padre chiede di andare a lavorare nella vigna. Il primo è il simbolo di coloro che hanno Dio e la religione continuamente sulla bocca, ma poi alla resa dei conti si rivelano indifferenti e interiormente vuoti. Si dichiara pronto, ma poi non ci va. Il secondo invece è il rappresentante della categoria dei ribelli, degli indisciplinati, dei peccatori, capaci però di gesti generosi in grado di cambiare in meglio la loro vita.  Rifiuta la proposta del padre, poi si ravvede e va al lavoro. Gesù, in questo modo, smaschera la contrapposizione tra i dire e il fare che caratterizzava scribi e farisei ed insegna loro e a tutti noi ciò che è importante: fare la volontà di Dio. Coloro che si ritengono a posto davanti a Dio, sono messi di fronte a una forte provocazione.  Tutti siamo chiamati a convertirci, ad accogliere la novità di Dio, che si è manifestata in Gesù Cristo. La nostra vita non è programmata in anticipo, tutti possono incontrare l’amore di Gesù e sentirsi amati. L’ostacolo più grande è il nostro perbenismo, il nostro criticare, il nostro voler giudicare gli altri. Dio ci ha creati liberi perciò ogni uomo sarà giudicato in base alle sue azioni, ogni uomo con le sue scelte può scrivere il proprio destino. La conversione è quindi sempre possibile. La parola di Gesù di oggi ci esorta a non giudicare i nostri fratelli, poiché solo Dio che penetra i cuori di tutti, conosce il valore autentico e nascosto di ogni persona. Scommettiamo sulle possibilità di bene che ogni uomo si porta dentro. “Figlio va oggi a lavorare nella mia vigna”: che cosa rispondiamo? Quale disponibilità offriamo al Signore?
PROF.ANTONIO LUISI, DOCENTE DI RELIGIONE CATTOLICA AL LICEO CLASSICO “VIRGILIO” E DIACONO PRESSO LA PARROCCHIA “S.MARIA DELLE GRAZIE” DI MERCATO S. SEVERINO.

adam

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